I nostri principi cardine
Rete Natura 2000
Una parte dell'Oasi dei Quadris di Fagagna ricade in un Sito della rete Natura 2000.
il nostro operato si svolge tenendo conto di quanto stabilito dalla Direzione Centrale Risorse Agroalimentari e Ittiche della Regione Friuli-Venezia Giulia, così come indicato nel documento Sito della rete Natura 2000, ZSC IT 3320022 Misure di conservazione sito specifiche QUADRI DI FAGAGNA In vigore dal 13/02/2020, Estratto della DGR 134 del 30/01/2019 32 MISURE DI CONSERVAZIONE TRASVERSALI
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Rete Natura 2000 è un sistema di aree destinate alla conservazione della biodiversità nell'Unione Europea. È stata istituita dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e comprende siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie di flora e fauna di interesse comunitario. La sua funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine degli habitat naturali e delle specie minacciate o rare.
Cinque libertà degli animali
"lo stato di completa sanità fisica e mentale che consente all'animale di vivere in armonia con il suo ambiente".
Questo è il testo adottato dall' OMS nel 1976, per garantire una esistenza priva di sofferenza agli animali gestiti dall'uomo ed è un elemento imprescindibile per la gestione di un'area naturalistica.
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Le cinque libertà attualmente espresse sono:
Libertà dalla fame o dalla sete, grazie all'accesso immediato all'acqua fresca e a una dieta per mantenere la piena salute e vigore
Libertà dal disagio, fornendo un ambiente appropriato, che includa un riparo e una comoda area di riposo
Libertà dal dolore, dalla lesione o dalla malattia, grazie alla prevenzione o alla diagnosi e al trattamento rapidi
Libertà di esprimere un comportamento (più) normale, fornendo spazio sufficiente, strutture adeguate e la compagnia della stessa specie dell'animale
Libertà dalla paura e dall'angoscia, garantendo condizioni e trattamenti che evitino la sofferenza mentale
Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali
L'atto approvato dall'Unesco nel 1978, che dichiara i diritti di ogni animale.
Pur essendo un testo che ha oltre quaranta anni, i temi trattati e le garanzie fornite, sono di estrema attualità.
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DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’ANIMALE Unesco, Parigi, 15 ottobre 1978
Premessa: - Considerato che ogni animale ha dei diritti;
- considerato che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l’uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali;
- considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo;
- considerato che genocidi sono perpetrati dall’uomo e altri ancora se ne minacciano;
- considerato che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini tra loro; - considerato che l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia ad osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.
Si proclama:
Articolo 1 Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.
Articolo 2 a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.
Articolo 3 a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.
Articolo 4 a) Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
Articolo 5 a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
Articolo 6 a) Ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità; b) l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Articolo 7 Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un’alimentazione adeguata e al riposo.
Articolo 8 a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell’animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia d’ogni altra forma di sperimentazione; b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.
Articolo 9 Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà’ e dolore.
Articolo 10 a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale.
Articolo 11 Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.
Articolo 12 Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie; b) l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.
Articolo 13 a) L’animale morto deve essere trattato con rispetto; b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione salvo che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.
Articolo 14 a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo; b) i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale, redatta dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale, è stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico, scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi, presso la sede dell'Unesco il 15 ottobre 1978. La delegazione italiana era costituita dalla Dr. Laura Girardello, dal Dr. Giovanni Peroncini, dal Prof. Mario Girolami e dalla Prof. Clara Genèro.