Recupero del territorio


Attraverso una attenta analisi, stiamo valutando il reintegro delle essenze, delle specie arboree e di quelle arbustive, per ristabilire il corretto equilibrio del territorio in cui l'Oasi ricade. Sino ad oggi, sono stati messi in sicurezza i grandi alberi presenti nel sito.



Il censimento degli alberi


Un albero morto è un elemento essenziale nel ciclo del carbonio ed un ottimo spunto di analisi e di studio.

Un eccesso di alberi morti può risultare dannoso per l'equilibrio ecosistemico.

Dopo attenta ricerca, si eliminerà parte delle piante deperienti, in quanto, se in numero eccessivo, potrebbero essere sede di colonie di insetti atte ad attaccare i confinanti alberi, anche se questi ultimi si trovassero in buono stato di salute. 



Il monitoraggio degli alberi


Una costante supervisione dello stato di salute degli alberi, unito alla cura che verrà riservata alle piante in maggiore difficoltà, garantirà un corretto equilibrio della flora all'interno del sito, nel rispetto dei principi di sicurezza e della fruibilità da parte degli animali ivi presenti.



Il recupero dell'ambiente umido



Daremo ampio risalto alla corretta rimodulazione della flora ripariale, inserendo e reintroducendo le sue specie tipiche, alcuni esempi delle quali sono: l’ontano nero (Alnus glutinosa), il salice cinerino (Salix cinerea), il giunco fiorito (Butomus umbellatum), la coda cavallina delle paludi (Equisetum palustre), la mestolaccia comune (Alisma plantago- acquatica), il giaggiolo siberiano (Iris sibirica), la veronica acquatica (Veronica anagallis acquatica). 




Read More


Parte delle strutture orizzontali verrà trasportata in uno dei recinti adiacenti al nuovo centro visite, al fine di procedere ad una didascalica dimostrazione del ciclo del carbonio e del legno in particolare, da utilizzare a fini divulgativi e didattici.

Tramite l’osservazione dei mutamenti del legno, si verificherà la modifica della composizione delle colonie presenti in esso. 

Read More

In tal modo si tenterà di favorire la formazione di corridoi naturali. Qualora fosse necessario, verranno realizzati dei recinti di esclusione temporanei.

Contemporaneamente a ciò, si terrà un controllo accurato di presenza o, nel tempo, di comparsa spontanea di specie vegetali esotiche invasive (aliene). In questo caso si procederà all' esecuzione del loro eradicamento.

Riciclo

Quando un oggetto arriva a fine vita, diventa un rifiuto. Alcuni di essi, tuttavia, possono essere rimessi in circolo, trasformandoli. E' il caso di alcuni degli steccati dell'Oasi, realizzati in materiale platico riciclato: solidi, duraturi e a basso impatto. 

Riutilizzo

Quando un oggetto non è più atto alla sua funzione, esso può essere utilizzato per altri impieghi. E' il caso di una vecchia copertura di mangiatoia, di mattoni rotti e di parti di tronco abbattuto: questi oggetti hanno dato vita alla copertura, alla base e al corpo della nostra prima casetta degli insetti pronubi, a impatto zero.

REINTEGRO DEL PATRIMONIO ARBOREO DELL' OASI

A inizio anno abbiamo riscontrato una situazione insostenibile per quanto riguarda la presenza di piante ad alto fusto decedute. Esse erano un problema sia per l'eccessiva quantità di legno morto, che avrebbe potuto diventare sede di colonie di insetti infestanti per i vicini alberi ancora vivi, sia per una questione di sicurezza per i volontari e i fruitori dell'Oasi, in caso di cedimenti o cadute. Sono stati fatti degli interventi di carattere straordinario, per eliminare i problemi, tagliando, capitozzando e sfoltendo tutte quelle piante che sono state ritenute pericolanti.  

Abbiamo fatto richiesta al vivaio forestale Pascul di Tarcento, per poter ottenere almeno un albero giovane per ogni pianta abbattuta o capitozzata. In data 02/05/2024, con la consueta gentilezza, lo staff tarcentino ci ha consegnato oltre una quarantina di nuove giovani piante. Da domenica 05/05/2024 è iniziata la piantumazione.